PRECAUZIONI DURANTE IL RICOVERO
- L’ISOLAMENTO PROTETTIVO
Ogni reparto di ematologia e trapianto di midollo
osseo sono concepiti in modo da ridurre al minimo i
rischi infettivi.
In che modo? Per esempio, l’aria delle camere viene
filtrata e purificata da un sistema ad altissima
efficienza.
Questo sistema di condizionamento, molto importante
per prevenire l’insorgenza di infezioni, determina
un ricambio forzato dell’aria, con un elevato numero
di ricambi ora e una pressione positiva all’interno
delle “camere sterili”.
Pertanto, i reparti di ematologia non sono provvisti
di finestre oppure di finestre prive di maniglie per
evitare che un’apertura accidentale determini
l’ingresso nella stanza di aria non filtrata e
quindi potenzialmente portatrice di agenti patogeni.
Le stanze di degenza sono dotate di servizi
igienici; rubinetti e doccia sono dotati di filtri
assoluti che vengono periodicamente sostituiti.
Oltre a questi elementi strutturali, sono di
fondamentale importanza norme comportamentali e
procedure igieniche e di pulizia personali al fine
di ridurre il rischio infettivo.
- IGIENE PERSONALE
In seguito alle terapie pre- trapianto effettuate
prima della reinfusione delle Cellule Staminali
Emopoietiche, si verifica una condizione di
immunodepressione.
Cosa si intende per immunodepressione? Lo stato di
un paziente che si trova ad avere ridotte difese
immunitarie per cause diverse tra cui la
somministrazione di chemioterapici antitumorali.
Pertanto è necessario osservare una scrupolosa
igiene personale per prevenire possibili infezioni.
A tal fine è necessario adottare i seguenti
comportamenti:
- igiene scrupolosa delle mani e delle parti intime
- cura attenta e igiene del cavo orale
- doccia giornaliera
- cambio giornaliero della biancheria intima e del
pigiama
E’ inoltre importante controllare cute e mucose
riferendo in modo tempestivo al personale medico-
infermieristico l’eventuale comparsa di alterazioni
o lesioni.
Per gli uomini, la rasatura della barba deve essere
fatta utilizzando il rasoio elettrico evitando così
tagli o abrasioni che possono essere causa di un
sanguinamento abbondante. E questo perché può
accadere? A causa dell’aplasia midollare (termine
utilizzato in campo medico che indica il mancato
sviluppo di un tessuto o di un organo; in
particolare in ematologia il termine identifica
l’insufficiente sviluppo cellulare) determinata
dalle cure può conseguire una condizione di
piastrinopenia ( quantità di piastrine circolanti
nel sangue < 150000/mm3 dove i valori di riferimento
sono compresi tra 150000 e 400000/mm3). Come già
Alessandro aveva descritto, le piastrine sono
elementi figurati del sangue specializzati nei
fenomeni di emostasi ossia fenomeni atti a impedire
la perdita di sangue dopo una lesione.
- LAVAGGIO DELLE MANI
Le mani sono il principale veicolo di infezioni ed è
quindi evidente come il loro lavaggio accurato sia
nella sua semplicità il mezzo più importante ed
efficace per prevenire l’insorgenza di infezioni.
Le mani devono essere tenute in ordine e curate con
le unghie corte senza smalto (può risultare un
ostacolo quando si applica il sensore a pinza del
saturimetro, strumento che permette di monitorare la
frequenza cardiaca e la saturazione dell’emoglobina
con l’ossigeno), prive di anelli e monili.
Il lavaggio deve essere accurato senza esagerare con
il quantitativo del sapone che a sua volta potrebbe
determinare irritazione cutanea. Utilizzare pertanto
il sapone neutro che sarà fornito dall’unità
operativa.
Quando eseguire il lavaggio delle mani?
. prima e dopo i pasti
. prima dell’assunzione della terapia orale
. prima di eseguire le cure igieniche al cavo orale
. dopo l’utilizzo dei servizi igienici
. sempre al rientro in stanza dopo un esame
diagnostico
. dopo aver toccato oggetti potenzialmente “sporchi”
(pc, ciabatte, riviste, libri, cd…)
- LA DOCCIA
Come comportarsi nell’esecuzione della doccia?
-
bagnarsi e quindi insaponarsi procedendo dall’alto verso il basso dalle zone più “pulite” a quelle più “sporche”: viso -> collo -> spalle -> braccia -> ascelle -> busto -> ombelico -> area genitale -> gambe e piedi
-
porre particolare attenzione alle zone genitali, alle ascelle, all’ombelico e a tutte le pieghe cutanee che andranno sciacquate e lavate nuovamente
-
conservare il flacone del sapone liquido ben chiuso, pulito e asciutto
-
al termine asciugarsi in modo altrettanto accurato seguendo lo stesso ordine del lavaggio senza tralasciare le pieghe (sotto il seno per le donne, dietro le ginocchia, tra le dita dei piedi e delle mani…) garantendo così un’igiene attenta e accurata.
- IGIENE INTIMA
L’igiene intima va curata con
particolare attenzione e va eseguita con detergente
sempre dopo ogni evacuazione e dopo la minzione
almeno cinque volte al giorno.
A causa dei chemioterapici e del cortisone il
paziente potrebbe essere sottoposto, a causa di
aumento di peso, a terapia con diuretici. Le
minzioni potrebbero pertanto aumentare: alternare in
questo caso all’igiene completa il lavaggio con sola
acqua.
La comparsa di eventuali irritazioni, arrossamenti e
lesioni andrà immediatamente comunicata
all’infermiere o al medico che prescriverà prodotti
o terapia specifici.
- IGIENE DEL CAVO ORALE
L’igiene del cavo orale riveste
un ruolo fondamentale; una delle complicanze del
trapianto di midollo osseo è infatti la mucosite che
si può manifestare in maniera più o meno marcata.
Cosa è la mucosite? E’un’infiammazione della mucosa
orale a vari gradi sulla base della quale possono
instaurarsi infezioni, in particolare fungine e
comparire delle vere e proprie lesioni.
Fino a quando le condizioni del cavo orale lo
consentiranno è consigliabile l’utilizzo di
colluttori specifici forniti dall’unità operativa,
di dentrificio e spazzolino (a setole sintetiche,
morbide e a punta arrotondata) almeno quattro volte
al giorno e sempre dopo l’assunzione di cibo.
In presenza di mucosite verranno forniti prodotti e
somministrata terapia specifica per contenere il
dolore e il fastidio al cavo orale.
- ALIMENTAZIONE
Nel caso in cui sarà difficile
alimentarsi o addirittura impossibile a causa di
mucositi precedentemente descritte, il bisogno
giornaliero di grassi, zuccheri e proteine verrà
fornito per via endovenosa. Questo tipo di
alimentazione prende il nome di nutrizione
parenterale. Si tratta di una dieta artificiale che
viene somministrata sotto forma di liquido
trasparente contenuto all’interno di una sacca.
In caso contrario il paziente avrà un’alimentazione
controllata e con cibi consentiti. La motivazione
che sta alla base di queste restrizioni dietetiche è
di limitare l’apporto di cibi potenzialmente
irritanti o allergizzanti nella fase in cui la
mucosa intestinale è più fragile a causa della
mucosite.
CHI PUO’ DONARE IL MIDOLLO OSSEO?
Qualunque individuo di età
compresa tra i 18 e i 40 anni con peso corporeo >50
kg e non affetto da patologie ai principali organi o
da forme infettive da virus HIV, HBsAg, HCV…
La disponibilità del donatore resta valida sino al
raggiungimento dei 55 anni.
COSA SIGNIFICA TROVARE IL DONATORE COMPATIBILE?
La compatibilità è data dal
sistema di istocompatibilità chiamato HLA (Human
Leucocyte Antigens- antigeni umani leucocitari).
Questo sistema è composto da molecole che si trovano
sulla superficie cellulare e che si comportano come
antigeni: venute a contatto con il sistema
immunitario di un individuo diverso sono
riconosciute come estranee e suscitano una risposta
immune.
Come appare evidente il sistema HLA è alla base del
rigetto dei trapianti: se il tessuto trapiantato in
un soggetto non è HLA- compatibile (ossia le cellule
che lo compongono non hanno gli stessi antigeni HLA
del ricevente) il trapianto viene riconosciuto come
estraneo e quindi rigettato.
Per questo motivo prima di eseguire un trapianto è
necessario accertare che donatore e ricevente siano
HLA- compatibili, mediante un procedimento detto
tipizzazione tissutale attraverso un banale prelievo
del sangue.
COSA SUCCEDE AL DONATORE?
Il prelievo delle cellule
staminali emopoietiche può avvenire secondo due
diverse modalità, la cui scelta dipende, da un lato,
dalla necessità del paziente e, dall’altro, dalla
disponibilità del donatore.
La prima modalità di donazione è la più “antica” e
consiste nel prelievo di midollo osseo dalle creste
iliache posteriori (ampiamente descritto da
Alessandro); il prelievo avviene nel più vicino
centro autorizzato, in anestesia generale o
epidurale, con un intervento della durata media di
circa 45 minuti.
La procedura prevede dei rischi minimi legati
all’anestesia e alla modalità di raccolta. La
quantità di sangue midollare che viene prelevata
varia in funzione del peso del ricevente (0,7-1
litro) e viene prelevata mediante punture delle ossa
del bacino.
Dopo il prelievo il donatore è tenuto sotto
osservazione per 48 h e si consiglia un periodo di
riposo precauzionale di 4-5 giorni. Al donatore
permane un solo lieve dolore nella zona del prelievo
destinato a sparire in pochi giorni.
La seconda modalità consiste nella donazione
mediante separatori cellulari: il sangue viene
prelevato da una vena delle braccia e attraverso un
circuito sterile entra in una centrifuga dove la
componente utile al trapianto viene isolata e
raccolta in una sacca, mentre il resto del sangue
viene reinfuso nel braccio opposto. Questa modalità
di donazione prevede la somministrazione di un
farmaco nei 3/ 4 giorni precedenti la donazione. Il
farmaco è un “fattore di crescita” che ha la
proprietà di rendere più rapida la crescita delle
cellule staminali.
Può dare effetti collaterali tra cui febbricola,
cefalea, dolori ossei, senso di affaticamento.